Sala 9 Studio

Sala 9 Studio – Palazzo Calini ai Fiumi

 

Secondo quanto riportato nei documenti d’archivio, la sala adiacente al Corridoio dei Trionfi veniva utilizzata come studio dell’appartamento meridionale ed è stata affrescata da Pietro Scalvini tra il 1781 e il 1782. La sala conserva ancora le decorazioni in stile ercolanense del soffitto, delle sovrapporte e delle soprafinestre. La fascia perimetrale della volta piana alterna riquadri con girali e arpie a monocromo su fondo marrone a riquadri con anfore policrome, testine, uccelli o scene figurate a monocromo su fondo nero. Nei quattro angoli la cornice si piega per assecondare il profilo curvilineo del drappo a ventaglio dipinto con fasce lineari o a onda. Il profilo esterno della cornice è impreziosito da un motivo a cuspidi con palmette, che in corrispondenza dei riquadri figurati posti al centro di ciascun lato si trasforma in una più complessa decorazione a grottesca. Al centro della volta si trova invece un medaglione a cammeo con le tre Grazie, circondato da una cornice a meandro e dal motivo a cuspide già presente nella fascia perimetrale.

Il cornicione delle pareti, in stucco dipinto, è costituito da modanature con motivi ad astragalo a fusarole e perline, a baccellature e a kyma di cime di foglie.

Le due sovrapporte sono dipinte con grottesche su fondo bianco distribuite intorno a una lunetta contenente un paesaggio, mentre i rettangoli dipinti sopra le due finestre, inquadrate da una cornice in stucco dipinto con motivo a kyma lesbio continuo, sono delimitati da una cornice a meandro e contengono una grottesca policroma a sviluppo orizzontale, con al centro una losanga contenente un uccello a cammeo.

Nella sala si conserva ancora il camino in marmo giallo e la specchiera in stucco, con cornice interna che riprende quella delle finestre e decorazione esterna a nastri intrecciati intorno a fiori; il riquadro superiore raffigura un putto su una nuvola che guarda verso il sole.

Stefania Cretella

 
Datazione: da: 1781 a: 1782
 
Bibliografia

Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 3: Il Cinquecento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, 1974, p. 133; Maurizio Mondini, Carlo Zani, La decorazione di Palazzo Calini in Brescia tra rococò e neoclassicismo, in “Dai Musei Civici d’Arte e Storia di Brescia. Studi e notizie”, n. 2, 1986, pp. 58, 61, 65 (fig. 20-21), 69 (fig. 27-28); Bernardo Falconi, Brescia. L’estro della decorazione neoclassica e romantica (1780-1862), in Fernando Mazzocca (a cura di), Ottocento lombardo. Arti e decorazione, Skira, Milano 2006, p. 182;

Stefania Cretella, Università degli Studi di Brescia, facoltà di Giurisprudenza, già palazzo Calini ai Fiumi, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 328.

 
Informazioni sul palazzo
Palazzo Calini ai Fiumi, ora Università di Brescia, Facoltà di Giurisprudenza
Brescia

Elenco immagini:

Pietro Scalvini, Lunetta soprapporta con paesaggio, 1781-1782


 

Pietro Scalvini, Soprafinestra e decorazione della volta, 1781-1782


 

Pietro Scalvini, Decorazione della volta, 1781-1782


 

Pietro Scalvini, Dettaglio della decorazione della fascia perimetrale della volta, 1781-1782


 

Pietro Scalvini, Medaglione centrale della volta con le Tre Grazie, 1781-1782,


 

Decorazione in stucco della specchiera