Palazzo Martinengo delle Palle, poi Spada – già Corte d’Appello e d’Assise, ora sede di uffici

Palazzo Martinengo delle Palle, poi Spada – già Corte d’Appello e d’Assise, ora sede di uffici

Il palazzo fu costruito per volere del conte Paolo Martinengo a partire dagli anni settanta del XVII secolo su un’area comprendente alcuni immobili e il terreno denominato Campo delle Palle. Appartenne alla famiglia Martinengo delle Palle fino all’inizio del Novecento, divenne poi proprietà dei conti Caragiani (o Caraggiani) di Venezia e in seguito della famiglia Spada. Attualmente il prolungamento sinistro dell’edificio ospita il ristorante “La Sosta”, mentre il resto del palazzo, divenuto di proprietà del Comune di Brescia e sede della Corte d’Appello e d’Assise, è ora occupato dall’Ordine degli Avvocati, dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia, dalla Direzione investigativa antimafia e da altri uffici. L’edificio, alla cui costruzione prese parte il capomastro bresciano Lazzaro Bracco (o Bracchi), firmatario di un disegno per rettificare la facciata depositato in Comune (Volta 1989, nota 50, p. 147), ha una pianta a U formata da un corpo principale rivolto verso via San Martino della Battaglia e da due ali minori, che si dispongono attorno a un cortile centrale su cui si affaccia il porticato continuo che corre al piano terra lungo i tre lati. Il corpo rivolto al fronte strada si prolunga sul lato sinistro con altri locali prospicienti un cortile secondario non porticato, che un tempo erano gli ambienti di servizio del palazzo, tra cui le scuderie ora adibite a ristorante (Lechi 1976, p. 129). Il prospetto, che presenta una superficie con pietra a vista, si sviluppa su due piani con portale centrale e finestre con cornice in pietra che si aprono per tutta la lunghezza. Oltrepassato il portale di accesso, sul lato destro del portico s’incontra il grande scalone a due rampe che conduce alla galleria del corpo orientale, lungo la quale si affacciano una serie di salette rivolte verso la strada.

Il percorso per ammirare la decorazione pittorico-plastica del palazzo inizia dalla lunga galleria al primo piano, la cui volta è stata dipinta alla fine del Seicento con una quadratura architettonica che al centro sviluppa riquadri con scene mitologiche legate alla famiglia Martinengo e ai lati balaustre e vari personaggi. Da qui si accede alla prima sala laterale, il cui soffitto mostra una finta architettura con un oculo di cielo dominato dalle Allegorie della Verità e dell’Eloquenza dello stesso periodo della galleria. Le successive stanze sono tutte dipinte nei soffitti con architetture che simulano un piano superiore risalenti alla fine del XVII secolo e racchiudono nei medaglioni centrali vari elementi o scene allegoriche, tra cui la rappresentazione della Verginità con la Temperanza.

Sara Parisio

 
Bibliografia:

Luigi Francesco Fè d’Ostiani, Storia, tradizione e arte nelle vie di Brescia, Figli di Maria Immacolata, Brescia, 1927, pp. 93-94; Paolo Guerrini, Una celebre famiglia lombarda. I conti di Martinengo. Studi e ricerche genealogiche, Tipografia F.lli Geroldi, Brescia, 1930, pp. 258-259; Oreste Foffa, Guida illustrata di Brescia, Apollonio & C., 1932-1935, pp. 92-93; Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 5: Il Seicento, Edizioni di Storia Bresciana, 1976, pp. 129-141; Livia Vannini, Brescia nella storia e nell’arte, Società Editrice Vannini, Brescia, 1986 (prima ed. 1971), p. 275; Valentino Volta, Per una cronaca edilizia della prepositurale, in S. Agata: la chiesa e la comunità, Società editrice Vannini, Brescia, 1989, p. 147.

Sara Parisio, Ordine degli Architetti, già Corte d’Appello, già palazzo Spada, già Martinengo delle (o dalle) Palle, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, pp. 81-83.


 
Indirizzo: Via San Martino della Battaglia 18, Brescia
 
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