Palazzo Municipale

Palazzo Municipale




Città:
Mantova

Provenienza:
Mantova, palazzo Municipale (fino al 1873); Mantova, palazzo Accademico (dal 1873 al 1922); Mantova, palazzo Ducale (dal 1922 al 2004); Mantova, palazzo di San Sebastiano (dal 2004)

Autore:
Ambito di Giulio Romano

Titolo:

Virgilio

Tecnica e misure:
pittura murale strappata montata su pannello, 62,2x52,8 cm

Ubicazione:
Museo di Palazzo Ducale

Inventario:
inv. generale 11503

Restauri:

Entro il 1873 stacco
1873 restauro di Luigi Malvezzi;
1959 restauro di Ottemi Della Rotta (ASoMn, esercizio finanziario 1958/1959, pos. 3, Fondo straordinario per restauro opere mobili);
1994-1997 restauro del laboratorio della Soprintendenza.

Il frammento di pittura murale, oggi conservato presso il Museo della Città di Palazzo San Sebastiano, apparteneva ad una decorazione originariamente situata presso il palazzo del Consiglio Comunale di Mantova; Giovanni Battista Intra, in un elenco del 1895 di opere di proprietà comunale conservate nel palazzo Accademico, descrive l’affresco come «fauno suonante la zampogna – tolta dall’aula del Consiglio Comunale» (doc. 1), confermando così la provenienza del lacerto dall’attuale palazzo del Comune cittadino (cfr. L’Occaso, 2011b, pp. 6-7).
Gli studi di Leandro Ventura (Ventura 2005, p. 86) e Stefano L’Occaso (L’Occaso 2011a, pp. 177-179) hanno recentemente permesso di avvicinare il lacerto alla maniera di Giulio Romano, e in particolare alla più vasta composizione decorativa – oltre 350 cm in altezza – rappresentata nel disegno già in collezione Ellesmere e ora conservato nella Graphische Sammlung di Monaco (inv. 1981.51), raffigurante Augusto e la Sibilla; il pastore laureato che suona il flauto (identificato da Ventura come Apollo) della nostra pittura murale potrebbe dunque celare l’identità del poeta Virgilio, che grazie alla sua presenza, nella lettura complessiva dell’iconografia, permetteva di interpretare la quarta egloga in chiave cristiana.
Come indicato nel catalogo generale delle collezioni di Palazzo Ducale, il lacerto venne strappato dalla sua sede originale entro il 1873; nel giugno dello stesso anno, in effetti, il pittore e restauratore mantovano Giacomo Albè scriveva al sindaco di Mantova che: «Un frammento di pittura affresco [sic] di ragione comunale rappresentante un Bacco a mezzo busto proporzione al vero di maniera giuliesca» è stato restaurato da Luigi Malvezzi (ASCMn, tit. X-3-4, fasc. 7, 1873-1877; cfr. L’Occaso 2011a, p. 177); sempre L’Occaso attribuisce quindi l’esecuzione dello strappo allo stesso Malvezzi. Nel 1922 l’affresco compare in un inventario di palazzo Ducale (Tamassia 1996, p. 61), indicato come «1 Testa di Apollo (?) affresco trasportato con l’intonaco sec. XVIo. Maniera di Leon Bruno (?)», dove rimane sino al 2004, data del suo trasferimento nell’attuale Museo della Città nel palazzo di San Sebastiano.
Risale al 1959 il secondo intervento di restauro sull’affresco, operato dal laboratorio di Ottemi Della Rotta; si trattò per lo più di operazioni conservative, così come risulta sia dalla fattura inviata alla Soprintendenza alle Gallerie di Mantova, sia dal certificato di collaudo: «Lavori eseguiti: pulitura e consolidamento del colore, strappo e riportato su tela, montaggio sui nuovi telai e restauro pittorico» (docc. 2-3). L’intervento, comunque, non intese ripristinare l’originario colore dello sfondo, non più leggibile (cfr. fig. 1).

Elisa Perina



Documenti:

Doc.1
Elenco dei quadri conservati nel Palazzo accademico, stilato da Giovan Battista Intra [1895].

3° Saletta degli Affreschi
[27] 2 – Fauno sonante la zampogna – tolta dall’aula del Consiglio Comunale
ASCMn, Cauta Custodia, b. 18 bis

Doc.2
Mantova, 11 maggio 1959. Fattura inviata alla Soprintendenza alle Gallerie di Mantova dal restauratore Ottemi Della Rotta

Fattura per i lavori di restauro eseguiti durante l’eserc. finanziario 1957/58 ai seguenti affreschi staccati del Palazzo Ducale di Mantova (Castello di S. Giorgio) compreso la sistemazione sui nuovi telai e documentazione fotografica: 1° PASTORE LAUREATO CHE SUONA UNO ZUFOLO – frammento di affresco staccato del sec. XV m. 0.60 x 0.50 – Lavori eseguiti: pulitura e consolidamento del colore, strappo e riportato su tela, montaggio sui nuovi telai e restauro pittorico. Lire 60.000.
ASoMn, esercizio finanziario 1958/1959, pos. 3, Fondo straordinario per restauro opere mobili

Doc. 3
(s.d.) Certificato di Collaudo

Ho esaminato i lavori sottodescritti restaurati dal signor Della Rotta Ottemi ed ho constatato che il lavoro di pulitura e consolidamento del colore, strappo e riporto su tela, montaggio su nuovo telaio e restauro pittorico (compreso la sistemazione sui nuovi telai e la documentazione fotografica) di n.8 affreschi staccati di proprietà del Palazzo Ducale di Mantova raffiguranti: 1) PASTORE LAUREATO CHE SUONA UNO ZUFOLO del sec. XV m. 0.60×0.50 – 2) VESCOVO IN ATTO DI BENEDIRE del sec. XV m. 0.80×0.70 – 3) S. GIROLAMO IN ATTO DI MARTORIARSI CON UN SASSO del sec. XV m. 1.12×0.68 è stato eseguito con ogni cura e regola d’arte.
ASoMn, esercizio finanziario 1958/1959, pos. 3, Fondo straordinario per restauro opere mobili



Bibliografia:

L. Ozzola, La Galleria di Mantova. Palazzo Ducale. Con 210 illustrazioni, Cremona, 1949; L. Ozzola, La Galleria di Mantova. Palazzo Ducale. Con 212 illustrazioni, Mantova 1953; M. L. Tamassia, I Musei Civici di Mantova, dattiloscritto 1996; L. Ventura, La rinascita dell’antico. Mantova quasi Roma. Il gusto per l’antico nella città dei Gonzaga, in Mantova, il museo della città, a cura di Stefano Benetti, Gian Maria Erbesato, Chiara Pisani, Milano 2005, pp. 81-89; S. L’Occaso, Museo di Palazzo Ducale di Mantova. Catalogo Generale delle collezioni inventariate. Dipinti fino al XIX secolo, Mantova 2011, pp. 177-179, cat. 165; S. L’Occaso, New Findings about Some Mantuan Drawings by Giulio Romano and His Circle, in «Master Drawings», XLIX, 1, 2011, pp. 3-12.



Elenco immagini:

1. L’opera nell’attuale stato di conservazione.