Convento di San Giovanni della Beverara (oggi Istituto Don Bosco)

Convento di San Giovanni della Beverara (oggi Istituto Don Bosco)




Città:
Verona

Provenienza:
Convento di San Giovanni della Beverara (oggi Istituto Don Bosco)

Autore:
Pittore veronese

Titolo:

1. Cristo morto inv. 4625-1B1084, 193×48 cm
2. Testa di santo inv. 4626-1B1085, 264×59 cm

Tecnica e misure:
pittura murale staccata

Ubicazione:
Museo di Castelvecchio

Restauri:

1896 stacco di Gaetano Pasetti
1975 Pierpaolo Cristani 1975
2002-2004 Egidio Arlango 2002-2004 (1)
2001-2004 Francesca Mariotto 2001-2004 (2)

I due frammenti provengono dal convento di san Giovanni evangelista della Beverara alle Regaste San Zeno e sono stati considerati dalla critica (Sandberg Vavalà 1926, p. 350) parti di uno stesso partimento, suddiviso in due lacerti dallo strappo di Gaetano Pasetti, datato 1896 (doc.1). La superficie delle due opere risulta talmente abrasa da compromettere un’omogenea lettura dell’iconografia delle opere, ricostruibile solamente grazie alle poche campiture leggibili e ai profili dei volti, tracciati con una sinopia ocra e rossa, oggi visibile a occhio nudo (Pietribiasi 2018, p. 40). Sul primo frammento è visibile la figura della Vergine coricata sopra il corpo esanime di Cristo, mentre nel secondo lacerto si riconosce una figura barbuta che si china alle spalle della Vergine e un’aureola appartenente a una terza figura perduta. La fascia a monocromo rosso che inquadra le immagini testimonia l’appartenenza dei due frammenti a uno stesso partimento. Secondo la critica potrebbe trattarsi della raffigurazione di una Sepoltura di Cristo, che doveva seguire la Crocifissione (inv. 4642-1B1083) nella sequenza del ciclo rinvenuto nel convento. L’identificazione del soggetto, da parte della studiosa Sandberg Vavalà nel 1926, ha permesso anche di inquadrare cronologicamente l’esecuzione dell’opera negli ultimi decenni del Duecento (Sandberg Vavalà 1926, p. 350).
Dei restauri a cui è stata sottoposta l’opera dalla seconda metà del Novecento, si conservano solamente due fotografie relative all’intervento di Pierpaolo Cristani del 1975 (Archivio del museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle, nn. 1084-1085). Nella prima immagine, scattata prima del restauro (fig. 1), si evince uno stato conservativo estremamente compromesso, con la presenza di profonde crepe nell’intonaco e una difficile leggibilità dell’immagine. Dopo il risanamento delle crepature e il risarcimento a neutro delle lacune, l’opera risulta più facilmente leggibile nel suo complesso, pur mantenendo ampie zone di perdita della pellicola pittorica che genera una generale difficoltà di interpretazione della scena sacra.
Gaetano Pasetti fu incaricato dalla Giunta Communale di produrre una stima del costo delle operazioni di rimozione, che fu comunicata il primo marzo 1896 (doc.2). L’intervento avvenuto verosimilmente tra la primavera e l’estate dello stesso anno, fu concluso entro novembre, quando si registra il pagamento a Pasetti da parte del Comune di Verona (doc.3).

Giulia Adami



Documenti:

Doc. 1
Verona, 1 marzo 1896, Lettera alla Giunta del Comune di Verona
Elenco delle spese da sostenere per la rimozione degli affreschi di via XX Settembre n. 18 e dell’Istituto Don Bosco alle Regaste San Zeno, comprensive dei materiali per la rintelaiatura, stimate in 400 lire.
ASMC, b.1896, n. 4661

Doc. 2
Lettera del sindaco Antonio Guglielmi alla Giunta del Comune di Verona
Verona, 10 aprile 1896
Carlo Cipolla sollecita alla Giunta comunale la delibera per la rimozione di due affreschi situati rispettivamente in via XX Settembre n.18 e in una cantina dell’Istituto don Bosco sulle Regaste San Zeno. La Giunta, prima di deliberare, chiede un preventivo delle spese di rimozione e conservazione.
ASMC, b.1896, n. 4661

Doc. 3
Verona, 14 novembre 1896, Pagamento polizza delle spese di rimozione degli affreschi a Gaetano Pasetti
Concluse le operazioni di rimozione delle pitture murali, la Giunta delibera il pagamento delle spese di rimozione delle pitture di via xx settembre n.18 e dell’Istituto Don Bosco in favore del pittore Gaetano Pasetti.
ASMC, b.1896, n. 107



Bibliografia:

E. Sandberg Vavalà, La pittura veronese del Trecento e del primo Quattrocento, Verona 1926, p. 350; L.O. Petribiasi, scheda in Museo di Castelvecchio. Catalogo generale dei dipinti e delle miniature delle collezioni civiche veronesi, I, Cinisello Balsamo 2018, p. 40, n. 5.



Elenco immagini:

1. Prima dello stacco di Gaetano Pasetti


 

2. Dopo lo stacco e il restauro del 1975