Chiesa di Santa Maria dei Miracoli

Città:
Verona

Provenienza:
Chiesa di Santa Maria dei Miracoli

Autore:
Pittore veronese

Titolo:

Madonna del Patrocinio

Tecnica e misure:
pittura murale staccata, 178x154 cm

Ubicazione:
Museo di Castelvecchio

Inventario:
inv. 4614-1B1192

Restauri:

1899 Luigi Brocchi
2004 Giuseppina Rossignoli

La pittura (fig.1) è stata rimossa dalla facciata di Santa Maria dei Miracoli da Luigi Brocchi nel 1899 e fu donata alle collezioni civiche veronesi dal barone Ignazio Weil Weiss, esattore delle tasse a Verona durante la dominazione austriaca e proprietario di un nucleo di edifici nella zona afferente alle chiese di santa Maria dei Miracoli e di Santa Croce (Trecca 1912, p. 178). Le fotografie realizzate prima e dopo il restauro del 2004 permettono di individuare, anche in assenza di una relazione tecnica, gli interventi eseguiti sull’opera per recuperare la pittura originaria. Lo sfondo dell’opera era stato interessato da una scialbatura che aveva celato il cielo azzurro, oggi visibile grazie al descialbo dell’opera. Ancora visibili rimangono le figure della Vergine e, più consunte sui volti, quelle dei due angeli che la affiancano, mentre sono quasi illeggibili le sagome dei devoti che erano stati rappresentati nella parte bassa dell’opera. La zona inferiore del dipinto era stata interessata, verosimilmente, da un restauro antico, tanto che ancora oggi è visibile un ispessimento dell’intonaco nelle aree laterali della fascia bassa della composizione, dove uno strato di intonachino era stato soprammesso a quello originario (Gemma Brenzoni 2018, p. 285).
L’immagine scattata prima dell’intervento di Rossignoli mostra un’opera praticamente illeggibile, con diverse scaglie di pellicola pittorica in fase di distaccamento, che erano state messe in sicurezza in precedenza grazie al fissaggio del colore avvenuto mediante la velinatura, ossia l’applicazione di tasselli di carta giapponese nelle aree più a rischio (fig.2). Durante il restauro (fig.3) sono state consolidate le aree interessate dal distaccamento del colore e ripulite le zone in cui il colore superstite si presentava fortemente offuscato dalla scialbatura e dai depositi di polvere. Le immagini scattate in seguito all’intervento di restauro (fig.4) mostrano una figura più nitida e leggibile nelle linee di contorno.

Giulia Adami

Bibliografia:

G. Trecca, Catalogo della Pinacoteca Comunale di Verona, Bergamo 1912, pp. 178-179; C. Gemma Brenzoni, scheda in Museo di Castelvecchio. Catalogo generale dei dipinti e delle miniature delle collezioni civiche veronesi, I, Cinisello Balsamo 2018, p. 285-286, n. 222.